Il fattore chiave per il benessere economico dell’Amministratore di Condominio

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La tua attività professionale, che è anche un’attività economica, non potrà mai andare bene, in maniera soddisfacente se non tieni conto di questo fattore. 

Oggi parliamo di un argomento importante che sebbene per alcuni sembra banale molto spesso non lo è, proprio perché non siamo a conoscenza dei nostri numeri, e quindi partiamo con la domanda di oggi che è: qual è il tuo margine? 

Che cosa significa? 

Allora tutti sanno che il tuo guadagno diende da quanto fatturi…Io fatturo, poi tolgo le spese e quello che avanza… 

Molto spesso ci dimentichiamo di alcune cose, tipo le tasse, quindi in realtà la verità è che noi non abbiamo assolutamente l’idea di quale sia il nostro margine, e se non conosciamo il nostro margine non sappiamo fino a che punto possiamo spingerci nelle nostre spese, perché comunque tanto noi spendiamo in base a una sensazione di utilità, e non sappiamo soprattutto se i compensi che abbiamo richiesto permettono di sostenere la nostra attività, e soprattutto non sappiamo se il guadagno che noi abbiamo è soddisfacente per quello che noi ci aspettiamo. 

Tra l’altro il nostro margine è un risultato composto, e sebbene ci vorrebbe un bel po’ di tempo per spiegare nello specifico quello che bisogna fare per andare a determinare con esattezza il nostro margine, l’invito che ti faccio oggi è di iniziare a calcolarlo con un po’ di precisione, cioè quanto ti rimane in tasca tolte le spese, tolte le tasse e soprattutto attento tolto il tuo stipendio personale. 

Che cosa vuol dire tolto il tuo stipendio personale? 

Tu, anche se sei un libero professionista, con molta probabilità ti prendi quello che rimane, se hai una società magari vieni pagato con gli utili che ti prendi a fine anno, piuttosto che avere una busta paga da amministratore, però in generale quello che succede è che molto spesso noi non andiamo a considerare il nostro tempo. 

E allora il costo che devi inserire all’interno del tuo margine non è quello effettivo che ti rilevi, ma è quello che sarebbe se tu ti dovessi pagare. 

Quindi qual è il tuo margine? 

Se tu inizi a prendere il tuo fatturato, togli le spese di studio, da quello che avanza togli il compenso che tu ti dovresti prendere se ti pagassi con la qualità del lavoro che tu fai, per le ore che lavori. 

E poi da quello che avanza togli le tasse. 

Questo è quello che devi fare. 

In realtà poi siccome le tasse le paghi tu, dovresti togliere prima.

Quindi tolte le tasse, tolto il tuo costo, tolto il costo di tutto il resto da quello che stai fatturando quello che avanza è il tuo margine.

La domanda è: sei soddisfatto? 

Allora inizia a calcolare il tuo margine, e se la risposta a questa domanda è no, non sono per niente soddisfatto del mio risultato economico, allora è bene che inizi a lavorarci da subito, allora è bene  trovare i giusti strumenti per poter guadagnare di più, per poter avere un maggior margine, che può essere un ottimizzare meglio i tuoi tempi, il tuo studio, non soltanto nel tagliare le spese ma investire per avere un compenso più alto con delle spese più giuste, e quindi avere anche dei migliori clienti e soprattutto vedere il tuo lavoro che cosa vale, che cosa ti porti a casa.

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